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Boom di Netflix e Disney+ grazie alla quarantena

Non tutto il male viene per nuocere. Se non altro non per tutti. Già, perché della forzata quarantena causata dalla pandemia di Covid-19 a trarne vantaggio sono i servizi di streaming che fortunatamente ci fanno evadere almeno con la fantasia dalle mura domestiche.

In particolare evidenza le performance di Netflix e del nuovo arrivato Disney+, che fanno incetta di utenti. A dirlo è una recente ricerca dell’istituto di analisi di mercato GlobalData. Spiega l’analista Zoe Mills: «Lo streaming ha giocato un ruolo dirompente nel mercato video, con player come Netflix e Amazon Prime Video che hanno indotto i consumatori a investire nei loro servizi a scapito delle vendite di DVD e Blu-ray. La pandemia Covid-19 è destinata a esasperare ulteriormente questo trend poiché non solo c’è un nuovo e importante concorrente nel mondo dello streaming video ma anche con più persone che trascorrono del tempo a casa. Gli investimenti in questi servizi di abbonamento sembrano più convenienti poiché i consumatori sono in grado di usarli di più regolarmente».

Dopo il lancio iniziale negli Stati Uniti a novembre 2019, Disney+ a marzo di quest’anno è approdato anche in diversi Paesi europei, fra cui l’Italia, proprio quando molti di questi paesi sono entrati in vigore i blocchi alla circolazione a causa del Coronavirus. Il servizio di streaming di Walt Disney ha così ha raggiunto quota 50 milioni di abbonati nel mondo in solo cinque mesi dopo il suo lancio negli Stati Uniti. È un risultato questo che Netflix ha impiegato sette anni a raggiungere.

Prosegue l’analista di GlobalData: «È chiaro che i servizi di streaming stanno diventando parte integrante della vita dei consumatori e i numerosi lockdown in tutto il mondo stanno incoraggiando le persone a trascorrere più tempo davanti alla Tv o al computer. Ciò avrà un impatto negativo sulle vendite di DVD per i rivenditori non solo durante la quarantena ma anche in seguito, dal momento che i consumatori hanno sottoscritto gli abbonamenti e hanno dunque meno motivazioni di acquistare film su supporto fisico».

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Stefano Cavallaro

Giornalista professionista, segue da tempo il settore della consumer electronics con particolare focus su mobile technology e photo imaging. In passato si è occupato di cronaca su radio e giornali locali.