Cosa sono le interfacce vocali e come stanno cambiando le nostre abitudini

“Ehi Google, accendi la lampada in salotto”, “Alexa, crea una nuova lista della spesa” oppure “Siri trova le indicazioni per Via Garibaldi”. Ormai l’utilizzo delle interfacce vocali è diventato, per molti, una realtà quotidiana da molto tempo, realizzando quello che, fino a pochissimi decenni fa sembrava qualcosa destinato a un futuro molto distante: la comunicazione verbale tra uomo e macchina (per essere precisi tra uomo e computer).

La capacità di computer e dispositivi elettronici (di ogni genere e funzione) di interagire con l’uomo attraverso la voce è conosciuta come come ASR (Automatic Speech Recognition) e ha cominciato a cambiare le nostre abitudini quotidiane che, man mano, sfruttano sempre di più la comodità e la velocità con la quale si possono controllare vari dispositivi intelligenti, dall’assistente vocale in casa, ai sistemi di infotainment e navigazione delle auto, fino agli assistenti virtuali, senza dimenticare l’ormai assodata pratica delle ricerche vocali effettuate tramite smartphone.

Le ultime statistiche confermano un significativo aumento delle ricerche vocali su internet, un trend in continuo aumento che rappresenta il segnale più importante di quanto l’utilizzo delle interfacce vocali, e dei dispositivi che le supportano, stia prendendo sempre più piede, tanto che molti utenti ammettono di volersi dotare di altri smart device nei prossimi mesi per sé e per la propria famiglia.

Sempre più app vengono progettate per sfruttare le interfacce vocali

Gli assistenti vocali come Google o Alexa si aggiornano di continuo con nuove funzionalità che permettono di offrire sempre più opzioni per sfruttare al massimo le potenzialità delle interfacce vocali, tanto che tantissime app che tradizionalmente vengono utilizzate su smartphone e tablet, integrano funzioni avanzate di riconoscimento della voce come ad esempio le alexa skills.

Si tratta, infatti, di funzionalità aggiuntive create da terze parti che potenziano gli assistenti vocali permettendo loro di interagire tramite le interfacce vocali per determinati utilizzi. Le “skills” sono l’equivalente delle app presenti sui market digitali degli smartphone: sono quasi tutte gratuite e per utilizzarle basta attivarle nell’apposita app che gestisce il dispositivo intelligente, ricercandole nel rispettivo store.

La creazione di queste applicazioni, che permettono ai dispositivi intelligenti di interfacciarsi con altri prorotti, piattaforme o semplicemente attivando speciali funzionalità, presenta delle potenzialità enormi ed è sicuramente il futuro (davvero prossimo) a cui andranno incontro anche le piccole realtà. Non è infatti sbagliato pensare che sempre più prodotti e dispositivi integreranno funzionalità compatibili con le interfacce vocali, caratteristiche che dovranno essere sfruttate con applicazioni fornite a corredo. Queste applicazioni dovranno tenere conto di specifiche capacità progettuali legate alla sintesi digitale del linguaggio, alla scelta di determinate parole e frasi da implementare al loro interno per la corretta gestione tramite comandi vocali.

In pochi anni si avrà un enorme aumento di ciò che potrà essere controllato con la voce, da impianti di domotica che renderanno le case sempre più moderne a vetture a guida autonoma circolanti in città, dai più semplici elettrodomestici che risponderanno ai comandi vocali, fino ad arrivare alla fruizione di servizi da parte di istituzioni pubbliche e private che faranno ampio uso delle interfacce vocali.

Gli assistenti vocali si arricchiscono, giorno dopo giorno, di un numero sempre maggiore di queste funzionalità e di applicazioni di terze parti capaci di sfruttare al meglio le interfacce vocali: dopotutto se si pensa a sistemi complessi e tecnologicamente avanzatissimi come J.A.R.V.I.S. (Just a Rather Very Intelligent System), l’intelligenza artificiale resa famosa dai film Marvel di Iron Man, ci si rende conto che realtà simili non sono poi così lontane.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.