Sarà disponibile dal 25 maggio Detroit Become Human, ultima fatica di David Cage, autore dei bellissimi (insieme allo sviluppatore Quantic Dream) Heavy Rain e Beyond Two Souls. Certo, siamo di fronte a un videogioco particolare. David Cage, fin dai tempi di Fahrenheit, ci ha abituati a prodotti dal taglio spiccatamente cinematografico, puntando su sceneggiatura e script, piuttosto che sull’utilizzo frenetico dei tasti. Insomma i titoli di Cage sono particolari e non adatti a tutti i palati, questo è bene sottolinearlo.
Detroit: Become Human: trama e grafica
E la trama non potrebbe essere più attuale visto che parla di robot dalle fattezze umane che, prima o poi, dovranno fare i conti con la loro coscienza digitale. Tra l’altro qui i personaggi da utilizzare saranno addirittura tre. Come al solito le scelte del giocatore indirizzeranno la storia non solo verso diversi finali, ma verso filoni narrativi completamente differenti, tanto per farvi capire la complessità della sceneggiatura. Molto curata anche la grafica basata sull’utilizzo del motion capture più avanzato, che ha digitalizzato attori veri e le loro espressioni facciali, qui davvero al top.
Detroit: Become Human: conclusioni
In attesa della recensione, il giudizio sul titolo di Cage è senza dubbio positivo. Rimane un videogioco per palati fini: astenersi sparatuttari e fortniters.