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Dispositivi anti-abbandono per auto, in regola solo 3 famiglie su 10

Sette famiglie italiane su dieci non sono ancora in regola con le nuove normative sulla sicurezza dei bambini in auto: non hanno ancora acquistato il dispositivo anti-abbandono obbligatorio per trasportare minori di 4 anni. Eppure sono ormai mesi che l’obbligo è scattato il 7 novembre scorso e il 6 marzo, dopo una proroga legata sia alla scarsa comunicazione istituzionale sia per l’effettiva difficoltà di trovare questo tipo di dispositivi sul mercato, sono entrate in vigore anche le sanzionie.

E così oggi, con l’Italia da qualche giorno in Fase 2, ci si torna a usare l’auto con la necessità di essere in regola. Il bonus di 30 euro previsto dal governo è ancora disponibile, così come i prodotti sul mercato. Dunque non ci sono più scuse per non mettersi a norma. Si eviteranno multe ma, soprattutto, si aumenterà la sicurezza dei nostri piccoli ospiti in vettura.

A fotografare lo scenario è un sondaggio online effettuato fra il 18 e il 21 maggio scorso, su un campione di 1.200 genitori con figli in età compresa fra 0 e 4 anni, dalla start-up Bluon che ha ideato il dispositivo per bimbi in auto MyMi .

La ricerca

Post-lockdown: i genitori sono spaventati ma l’auto resta il mezzo più sicuro

Se da una parte è forte il desiderio di evasione dopo il lungo periodo di blocco, ben il 65% del campione ha paura di tornare alla normalità e teme che la ripresa massiccia degli spostamenti possa comportare rischi per la salute dei propri figli. Una notevole preoccupazione che si rispecchia sulla decisione, quasi unanime (92%), di eleggere l’auto privata come mezzo ideale per portare in giro i propri bambini, preferito agli altri perché più sicuro nell’evitare occasioni di contatto con altre persone (51%) e, quindi, di contagio. Ma non solo: la scelta è dettata anche perché l’auto garantisce la massima autonomia, come ritiene il 37%, e perché è il mezzo più pratico (36%), in quanto consente di tenere sempre con sé il necessario, come ad esempio il seggiolino.

Dispositivi anti-abbandono: 7 famiglie su 10 non sono ancora in regola

La ritrovata centralità dell’auto nella vita familiare deve però tenere in considerazione tutte le normative in materia di sicurezza per i bambini: una tra tutte, la legge sui dispositivi anti-abbandono e sulle relative sanzioni in vigore dal 6 marzo scorso. Se difatti nell’ultima survey di Bluon di inizio marzo l’88% delle famiglie non si era ancora attrezzata acquistando un sistema anti-abbandono, ma il 71% si diceva comunque intenzionato a farlo entro i tempi previsti, il dato che spicca oggi è che ben 7 famiglie su 10 siano ancora sprovviste del dispositivo, complice il blocco totale della circolazione durato sino a pochi giorni fa. Ma ora gli italiani sembrano intenzionati ad attrezzarsi in fretta, essendo ben informati sul tema: il 92% degli intervistati dichiara di essere perfettamente al corrente della legge e delle sanzioni che rischia.

La decisione di acquisto e gli incentivi del Governo

Tra chi non è ancora in regola, il 67% afferma che comprerà sicuramente il dispositivo anti-abbandono che ha scelto. Il 22% è ancora indeciso sul dispositivo da preferire, mentre solo il 4% afferma che non procederà all’acquisto. Per quanto riguarda invece gli incentivi fiscali messi a disposizione dal Governo, se da un lato il 53% sta valutando di farne richiesta, al contrario c’è chi non è a conoscenza di questa possibilità (18%), e un 14% di famiglie che addirittura, nonostante l’avvio della domanda, non è riuscito a completare la procedura.

Nuove abitudini in vista, con un occhio all’igiene e alla prevenzione

Il Covid-19 ha rivoluzionato la routine giornaliera di genitori e bambini: asili chiusi, nonni lontani e amici per lungo tempo visti in modalità virtuale. Quali saranno gli spostamenti nelle prossime settimane?
Orari di lavoro permettendo, il 43% di mamme e papà porterà i propri bimbi principalmente in visita a congiunti e/o amici, mentre il 35% preferirà riappropriarsi con loro degli spazi aperti di parchi o aree verdi. Molti si spingeranno anche verso nuovi panorami in vacanza: il 22% si recherà al mare,il 15% opteràinveceper la montagna. Infine, il 13% continuerà a portarli con sé per fare la spesa o altre commissioni.

Il tutto dovendo fare i conti con nuove pratiche di igiene e prevenzione adottate prima di mettersi alla guida. Anche all’interno dell’abitacolo dell’auto, infatti, il 51% è attento alla pulizia delle mani e all’uso del gel igienizzante per grandi e piccoli, il 31% utilizza sempre la mascherina e la fa indossare ai bambini, mentre il 18% pulisce accuratamente il proprio mezzo di trasporto sia prima che dopo il tragitto. C’è comunque un 11% che, pur ammettendo di essere diventato più attento su questo, non ha cambiato particolarmente le proprie abitudini.

«A più di due mesi di distanza dall’ultima nostra indagine per il lancio sul mercato di MyMi, dobbiamo fare i conti con un radicale cambiamento dello scenario – spiega Paco Simone, Founder & CEO di bluonUn cambiamento dettato dall’emergenza sanitaria subita e dal lockdown, che ha rimesso totalmente in gioco le priorità di ciascuno. È solo con l’avvento della fase 2 bis, lunedì scorso, che le 7 famiglie su 10 ancora sprovviste di dispositivi anti-abbandono stanno correndo ai ripari per dotarsi di dispositivi anti-abbandono oltre alle ormai ben familiari mascherine o gel igienizzanti.

L’arrivo imminente dell’estate rappresenta infatti un momento cruciale per garantire la sicurezza dei più piccoli ed evitare le conseguenze tragiche di un’amnesia dissociativa. È per via del prolungato lockdown se il bonus statale è a tutt’oggi ancora disponibile, ma sappiamo che ora, con la riapertura delle attività, sta rapidamente tornando a esaurirsi».

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Stefano Cavallaro

Giornalista professionista, segue da tempo il settore della consumer electronics con particolare focus su mobile technology e photo imaging. In passato si è occupato di cronaca su radio e giornali locali.