GPT-5: OpenAI si sbilancia sul futuro

Qualche tempo dopo l’arrivo di GPT-4, l’OpenAI LLM che alimenta ChatGPT, tutti gli occhi erano già puntati su GPT-5. Tuttavia, l’azienda dietro questo modello di intelligenza artificiale aveva chiarito che non ci stava ancora lavorando. Nell’ultimo episodio del podcast Unconfuse Me di Bill Gates, il CEO di OpenAI Sam Altman ha confermato che sono in fase di sviluppo miglioramenti a ChatGPT. Conosciamo già alcune nuove funzionalità e potrebbe essere per GPT-5.

L’intelligenza artificiale e l’elaborazione video

Sam Altman lo accetta pienamente, senza parlare esplicitamente di GPT-5: vuole che ChatGPT sia in grado di elaborare video. Rispondendo a Bill Gates, ha detto di essere rimasto sorpreso dalla reazione degli utenti dopo che le immagini e l’audio sono arrivate nel chatbot. L’idea è infatti quella di avere un chatbot completamente multimodale, che possa fare affidamento su qualsiasi tipo di contenuto.

Possibili miglioramenti futuri

ChatGPT potrebbe quindi non solo interpretare i video per analizzarli, ma anche generarli. Questo sarebbe uno sviluppo significativo rispetto a GPT-4. L’ultima versione del LLM dell’azienda consente la gestione e la generazione di immagini utilizzando Dall-E, un’altra intelligenza artificiale di OpenAI. Come sottolinea 01net, l’azienda aveva già indicato di essere al lavoro su uno strumento di generazione video.

Altri miglioramenti che GPT-5 potrebbe portare

Il CEO di OpenAI ha parlato anche delle attuali limitazioni di GPT-4. Ha messo in dubbio la capacità di ragionare che sembrava essere la sua priorità. ChatGPT dovrebbe essere più affidabile in futuro.

L’altro asse principale è l’adattabilità e la personalizzazione. Ciò comporta la possibilità di utilizzare i propri dati: “la capacità di conoscerti, di conoscere la tua posta elettronica, il tuo calendario, il modo in cui vuoi fissare gli appuntamenti, il collegamento ad altre fonti di dati esterne”, nelle parole di Sam Altman. Questo è ciò che ChatGPT sta gradualmente già facendo, con il recente lancio di uno store di chatbot dedicato ad usi specifici.

Più in generale, il CEO di OpenAI vede nello strumento che sta commercializzando uno strumento di produttività, la cui evoluzione è lunga e continua. I chatbot come ChatGPT saranno in grado di fare più cose, compreso ciò che possono fare i dipendenti, afferma. Lo vede come un cambiamento sociale verso altre forme di lavoro. Dove funziona meglio è nella programmazione informatica: “In questo momento forse possiamo velocizzare il tempo di lavoro di un programmatore di tre volte.”

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.