Freebuds Pro

Huawei Freebuds Pro: dopo pochi giorni non le toglierete più neppure di notte

Abbiamo provato per circa 20 giorni i nuovi auricolari Huawei Freebuds Pro, usciti da pochi giorni sul mercato. Le Freebuds Pro sono cuffie Bluetooth true wireless a cancellazione di rumore con sistema in-ear: l’auricolare, infatti, è costituito da un cuscinetto di silicone che entra nel condotto uditivo assicurando un isolamento migliore dall’esterno e un’acustica più pura.

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Le Freebuds Pro costano 179 euro, sono disponibili nei colori bianco, nero e silver e permettono di essere collegate contemporameamente a due dispositivi diversi.

Il design delle Freebuds Pro

Le nuove “in-ear” di Huawei pesano 6 grammi ciascuna, presentano steli squadrati, all’interno dei quali è stipato tanto hardware di ultima generazione. Nella confezione sono presenti due tipi di gommini per meglio adattarle ai diversi padiglioni auricolari. Ogni stelo integra una batteria da 55 mAh, ma anche la custodia che contiene gli auricolari funziona come un battery pack da 580 mAh, con circa 20/25 ore aggiuntive di autonomia. Ogni volta che si ripongono nella custodia le cuffiette si ricaricano automaticamente.
Le cuffie funzionano in abbinamento all’app Huawei AI Life dalla quale si possono gestire tutte le impostazioni e le personalizzazioni.

La cancellazione del rumore

Le Freebuds Pro offrono la funzione di cancellazione del rumore attiva (ANC): a seconda delle situazioni di può arrivare a un’attenuazione di 40 decibel.
Le modalità fra cui scegliere sono tre: Off, cioé spenta, Awareness (in cui l’utente che indossa gli auricolari non è completamente isolato dal mondo esterno) e Cancellazione del rumore attiva. Quest’ultima opzione, poi, ha quattro ulteriori modalità che, nomi a parte (dinamico, comodo, generale, ultra) permette di regolare il livello di cancellazione da basso a alto.
Gli auricolari dispongono di un driver dinamico da 11 mm e offrono l’equalizzazione dinamica: in pratica, i microfoni multipli analizzano l’ambiente circostante e ottimizzano l’esperienza di ascolto a seconda dei contenuti riprodotti.

Inoltre, ci sono un sensore osseo e 6 microfoni. Grazie alla presenza del Bluetooth 5.2 le cuffie possono essere collegate simultaneamente con due dispositivi, pur utilizzandone uno alla volta.

Gesture

Novità, rispetto alle precedenti Freebuds 3, anche riguardo alle gesture. Per trasmettere un comando non si fa più tap sull’auricolare, ma è necessario stringere con i polpastrelli l’asticella, unendo le dita e tenendole premute (una o più volte), oppure scorrendole dall’alto verso il basso o viceversa. Così si può rispondere a una chiamata o respingerla, ascoltare musica, cambiare traccia audio, ma anche regolare il volume o gestire la cancellazione del rumore.

Autonomia

Il produttore dichiara un’autonomia di 7 ore in ascolto musicale senza la cancellazione del rumore e di 3,5 con la cancellazione attivata. Il case aggiunge altre 20 ore abbondanti di ricarica. Insomma, non si rischia mai di rimanere a metà della giornata completamente scarichi se solo si ha l’accortezza di controllare alla sera il livello di carica raggiunto dal case. Peraltro, l’applicazione Ai Life mostra sul display del telefono, ogni qualvolta apriamo la custodia, la percentuale di carica di tutti gli elementi.

Prestazioni acustiche

Sul fronte delle conversazioni le Freebuds Pro si sono comportate ottimamente: i nostri interlocutori hanno sempre percepito in modo chiaro il nostro parlato, anche quando ci trovavamo in mezzo al traffico o in ambienti rumorosi. Anche il sonoro delle conversazioni negli auricolari non è mai stato distorto o fastidioso, con voci “pastose” e mai stridule.

Sul fronte dell’ascolto musicale dobbiamo segnalare un’ottima gestione dei bassi, missione davvero diffcile quando si ha a che fare con auricolari di così piccola dimensione.

Giudizio finale: Freebuds Pro

Le Freebuds Pro si sono aggiudicate il nostro Award grazie a eccellenti prestazioni audio di qualità a 360 gradi, a una generosa autonomia e a un’abbondante gamma di personalizzazioni.

La cancellazione del rumore, è bene dirlo, è un vezzo in più, che si precepisce soprattutto in ambienti con brusii e rumori bassi (in aereo, in treno, in auto), molto meno in presenza di toni forti e acuti, come il clacson di un’auto.

Ma è l’insieme delle funzioni a piacere e a rendere questi auricolari praticamente indispensabili dopo qualche ora di utilizzo. Molto buona anche l’autonomia, sicuro il funzionamento delle gesture e ottima la possibilità di poter collegare le cuffie a due dispositivi in contemporanea (noi le abbiamo utilizzate e provate con i modelli Huawei P30 Pro e P40 Pro e con un Macbook Pro di Apple).

Gli auricolari sono sempre stati molto stabili fin dalla prima versione software (nel corso del test abbiamo ricevuto altre due nuove versioni di firmware) e non si sono mai sganciati dai dispositivi ai quali li avevamo associati.

Difficile trovare dei difetti: il case che contiene gli auricolari rende un po’ difficile estrarre le cuffiette perché dotato di un magnete molto forte; inoltre, alcune funzioni sono esclusive dei telefoni Huawei (con Emui 10) e l’app Ai Life non è al momento disponibile per gli utenti Apple iOS.

Ma sono peccati veniali, proprio perché tutti i produttori cercano di ottimizzare le proprie true wireless per i loro modelli e amano riservare ai propri utenti le più evolute personalizzazioni.

179 euro sono un prezzo di fascia alta, ma l’esperienza che le Freebuds Pro sanno restituire ripaga pienamente il prezzo pagato.