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Apple annuncia: “Venduto il miliardesimo iPhone”

9 gennaio 2007: Steve Jobs annunciava il primo iPhone (nella foto in alto), un dispositivo che avrebbe funzionato da iPod – quindi da Mp3 player -, da telefono e da computer per navigare in Internet. Nulla di nuovo, si diceva allora, eppure ridefinendo il modo di compiere azioni già di routine per quei tempi, l’iPhone di Apple ha cambiato il mondo, il modo di comunicare, di muoversi e di organizzare il proprio tempo. E forse anche di mostrarsi e interagire con gli altri. Tim Cook, attuale Ceo di Apple, ha annunciato di aver prodotto (e venduto) il miliardesimo iPhone. Un risultato niente male se si considera che l’obiettivo dell’azienda americana, al lancio, era di vendere soltanto un milione di unità. Per dare un’idea di cosa significhi vendere un miliardo di pezzi in meno di 10 anni, si pensi che per piazzare sul mercato altrettante autovetture sono serviti più di 130 anni, circa 27 per vendere lo stesso numero di personal computer.
Il dato va considerato anche in relazione alla grande diffusione di smartphone Android, concorrenti primari dell’iPhone, e di produttori che non restano certo a guardare: Samsung su tutti cui seguono aziende cinesi in grado di guadagnare costantemente quote di mercato (Huawei ne è un esempio).
Il successo mondiale e immediato dell’iPhone ha generato l’indotto delle app, un mercato che si presenta oggi, su scala planetaria, come uno dei più redditizi. App entrate a far parte della nostra quotidianità come quelle che ci consentono di prenotare on-line hotel e case vacanza, di fare acquisti ovunque ci troviamo, di tenere sotto controllo la situazione meteo e di essere aggiornati su ciò che accade, probabilmente non esisterebbero se non fosse prima nato l’iPhone. Un simile successo va però mantenuto nel tempo, con versioni nuove non solo nel nome ma anche nei contenuti. Apple da questo punto di vista ha sempre dimostrato di essere all’altezza: in un decennio la prima flessione nel fatturato si è registrata soltanto nell’ultimo trimestre.