Apple in affanno: la quota di mercato degli iPhone scivola ai minimi da cinque anni

Il 2024 si era chiuso con Apple saldamente in testa al mercato smartphone globale, vantando una quota del 28%, ben 5,5 punti percentuali sopra Samsung. Ma il 2025 sta raccontando tutta un’altra storia. Dopo quattro mesi consecutivi di flessione, la quota di mercato di Apple è crollata a un preoccupante 25,4% nel mese di giugno — il livello più basso registrato dal colosso di Cupertino negli ultimi cinque anni.

Secondo i dati di Jemlit.com, questo calo rappresenta un campanello d’allarme per Apple, che continua a perdere terreno proprio mentre i concorrenti cinesi avanzano a passo deciso.

Samsung rallenta, i brand cinesi accelerano

Apple aveva raggiunto l’apice nel gennaio 2023, superando per la prima volta Samsung grazie al successo delle sue versioni Pro, all’ecosistema integrato e alla fedeltà di una base clienti solida. Aveva gestito meglio le crisi della supply chain e spinto sull’espansione in mercati chiave come l’India. Ma i numeri del 2025 dipingono un quadro ben diverso.

Da febbraio a giugno, la quota di Apple è scesa di 2,31 punti percentuali, passando da 27,78% a 25,47%. Un calo costante ma culminato in una perdita secca di 1,45% solo nell’ultimo mese. Samsung ha subito anch’essa una flessione, ma più contenuta: -1,08% nello stesso periodo, attestandosi al 22,5%.

Nel frattempo, i principali marchi cinesi — Xiaomi, Oppo e Vivo — hanno guadagnato terreno. Le loro quote sono cresciute tra lo 0,23% e lo 0,66%, dimostrando un trend positivo costante. L’eccezione resta Huawei, ancora in difficoltà, con una perdita dello 0,25%.

Regioni a due velocità: Apple cresce in Occidente ma cede in Asia

Se si guarda ai dati regionali, il declino globale di Apple nasconde dinamiche molto diverse a seconda dell’area geografica. Negli Stati Uniti, Apple resta un’icona inscalfibile: la quota è salita dello 0,69% toccando il 58,62%. Anche in Europa la Mela guadagna terreno, con una crescita dell’1,15% che la porta al 34,4% del mercato.

Il problema, però, si chiama Asia. Qui la concorrenza locale è sempre più agguerrita, e la quota di Apple è scivolata dell’1,87% in soli quattro mesi, fermandosi al 18,25%. In un’area dove la crescita degli smartphone è ancora sostenuta, questo potrebbe diventare un vero tallone d’Achille per l’azienda nei prossimi trimestri.

Un segnale d’allarme per Cupertino

Il trend attuale non è catastrofico, ma indica chiaramente un punto di flesso: la concorrenza non aspetta, e Apple dovrà trovare nuove strategie per difendere la sua posizione, soprattutto nei mercati in espansione. L’attesa per l’iPhone 17 e l’introduzione della nuova linea “Air” sarà dunque cruciale. Ma basterà un nuovo lancio a invertire la rotta?

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