Emergono nuovi dettagli sul processore Xring O1, conosciuto anche come Xuanjie O1, un chip ARM di fascia media sviluppato da Xiaomi. Grazie a un recente benchmark su Geekbench, è possibile avere un primo quadro delle sue specifiche e delle prestazioni iniziali.
Il processore adotta un’architettura a quattro cluster: due core ad alte prestazioni con clock a 3,9 GHz, quattro core intermedi a 3,4 GHz e altri quattro core a basso consumo, con frequenze rispettivamente di 1,89 GHz e 1,8 GHz.
A confronto, Qualcomm con il suo Snapdragon 8 Gen 3 utilizza una configurazione 1+5+2, mentre Huawei ha scelto uno schema 1+3+4 per il Kirin 9010. Xiaomi propone dunque una soluzione differente, con l’intento di ottimizzare sia la potenza sia la durata della batteria.
GPU Immortalis e supporto al ray tracing
Per quanto riguarda la parte grafica, il nuovo chip integra una GPU Immortalis-G925 con frequenza massima di 1,795 GHz. Si tratta di una soluzione firmata ARM, capace di gestire il ray tracing in tempo reale e dotata di funzioni specifiche per accelerare i carichi legati all’intelligenza artificiale.
I primi test condotti con Geekbench 6.1.0 parlano chiaro: Xring O1 ha ottenuto 2709 punti in single-core e 8125 punti in multi-core. Questi numeri sono superiori a quelli medi registrati dallo Snapdragon 8 Gen 3, che si attesta generalmente tra 2500 e 2600 punti in single-core e intorno ai 7800 punti in multi-core. Il SoC Qualcomm è attualmente impiegato su dispositivi di fascia alta come il Galaxy S24 Ultra.
Un chip promettente, ma da valutare sul campo

Il vantaggio in termini di performance, compreso tra il 4% e l’8%, è in parte attribuibile alla maggiore frequenza dei core principali dell’Xring O1, che toccano i 3,9 GHz contro i 3,3 GHz dello Snapdragon 8 Gen 3 e i 3,45 GHz del Kirin 9010. Sebbene il distacco non sia enorme, il dato conferma che Xiaomi ha posto solide basi per il suo primo chip interno.
Tra le altre specifiche confermate troviamo la presenza della tecnologia UWB (Ultra Wideband) e il supporto alla ricarica rapida da 90 W.
Va comunque sottolineato che i benchmark sintetici offrono solo una visione parziale delle prestazioni complessive. L’effettiva esperienza d’uso dipenderà anche da elementi come la gestione del calore, l’efficienza energetica, l’ottimizzazione del software e le funzionalità integrate. Solo con il lancio dei primi smartphone equipaggiati con Xring O1 sarà possibile valutare realmente l’impatto di questa nuova piattaforma.