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Il mercato smartphone in Cina nel Q2 2025: Huawei guida la classifica, nonostante una leggera flessione generale

Canalys ha pubblicato il suo rapporto sul mercato smartphone cinese relativo al secondo trimestre del 2025, confermando che la Cina resta il terreno più importante e competitivo al mondo per la telefonia mobile. Nonostante una leggera flessione del 4% rispetto allo stesso periodo del 2024, il mercato cinese continua a sovraperformare il mercato globale, mantenendosi su una traiettoria di crescita stabile.

Huawei torna in vetta

A dominare il mercato nel secondo trimestre è stata Huawei, che ha spedito 12,2 milioni di dispositivi, conquistando il 18% della quota di mercato. Si tratta di un incremento del 15% rispetto all’anno precedente, spinto soprattutto dal successo della serie Nova 14, alimentata dal sistema operativo HarmonyOS 5.0. Questo risultato conferma la capacità di Huawei di riconquistare terreno anche in un contesto altamente competitivo.

mercato cine q2/2025

Vivo e Oppo seguono da vicino

Seconda classificata è vivo, con 11,8 milioni di unità spedite e una quota del 17%. La strategia di lancio scaglionato dei nuovi modelli delle serie X200, S30 e Y300 ha permesso al brand di mantenere alta l’attenzione e soddisfare diverse fasce di utenti.

Al terzo posto troviamo Oppo, che include anche i dispositivi a marchio OnePlus, con 10,7 milioni di smartphone distribuiti, equivalenti al 16% del mercato.

Xiaomi e Apple chiudono la top 5

Xiaomi e Apple si posizionano al quarto e quinto posto, rispettivamente, con quote di mercato molto vicine: Xiaomi ha spedito 10,4 milioni di unità (15% del mercato), mentre Apple ne ha distribuite 10,1 milioni (anch’essa con il 15%).

Uno sguardo al futuro: fine degli incentivi e nuove sfide

Tuttavia, Canalys avverte che mantenere questo slancio potrebbe rivelarsi complicato nella seconda metà dell’anno. La forte domanda nella prima metà del 2025 è stata sostenuta da un programma nazionale di sussidi statali, ora concluso. L’assenza di questi incentivi potrebbe rallentare il ritmo delle vendite, costringendo i produttori a puntare su innovazione e strategie promozionali più aggressive per mantenere la crescita.

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