Dopo anni di resistenza, anche Apple sembra costretta a cedere alla pressione delle tariffe imposte da Trump sulle merci prodotte al di fuori degli Stati Uniti e all’aumento generale dei costi dei componenti. Secondo un noto analista di mercato, l’azienda di Cupertino è pronta ad applicare un ritocco ai prezzi della gamma iPhone 17 – ma con un’importante eccezione.
I modelli interessati dall’aumento saranno quasi tutti. L’iPhone 17 Pro dovrebbe vedere il prezzo salire a 1.049 dollari, mentre il Pro Max toccherà i 1.249 dollari, con un incremento di 50 dollari rispetto ai listini attuali. Un rincaro che, secondo gli esperti, era solo questione di tempo: basti pensare che il prezzo base del modello Pro è fermo a 999 dollari dal 2019.
Più incerta è la situazione del nuovo iPhone 17 Slim, un modello inedito che dovrebbe prendere il posto dell’attuale iPhone 16 Plus. Non essendo presente nella lineup attuale, è difficile fare un paragone diretto, ma secondo le indiscrezioni, Apple dovrebbe posizionarlo nella stessa fascia di prezzo, ovvero 949 dollari.
L’unico modello della serie a sfuggire all’aumento sarà invece il modello base, il “vanilla” iPhone 17, che dovrebbe mantenere il prezzo attuale. Una scelta strategica, probabilmente pensata per rendere il dispositivo d’ingresso più competitivo in un mercato sempre più attento al rapporto qualità/prezzo.
Insomma, con l’arrivo della nuova generazione, Apple sembra pronta a rivedere la sua strategia di prezzo, mantenendo però un occhio di riguardo per il modello base. L’aumento era prevedibile, e ora resta solo da vedere come reagiranno consumatori e mercato.