Subito dopo il lancio del nuovo iPhone 17, sono emerse numerose notizie, immgini e video di un potenziale punto debole: la finitura anodizzata scelta da Apple sarebbe infatti più soggetta a graffi e segni del previsto. L’azienda ha negato il problema, attribuendo i danni mostrati da molti clienti ai supporti MagSafe usurati. Oggi, tuttavia, anche gli esperti in trade-in di Compare and Recycle lanciano un avvertimento agli utenti.
Graffi e segni influenzano il prezzo di rivendita
Lee Elliott, Chief Product Officer di Compare and Recycle, ha ricordato che il valore di permuta di un iPhone dipende fortemente dalle sue condizioni estetiche. Anche graffi superficiali possono abbassare la valutazione, riducendo sensibilmente l’offerta di ritiro.
Secondo i dati più recenti, un iPhone 17 Pro in buone condizioni può essere valutato in media 822 euro (indipendentemente dal taglio di memoria), mentre lo stesso modello in condizioni scarse, con graffi e segni evidenti, scende a circa 594 euro. Una differenza di 228 euro che potrebbe allargarsi nel tempo se la finitura anodizzata dovesse rivelarsi davvero più delicata.
Proteggere il nuovo iPhone conviene
Le prime recensioni segnalano che i bordi del dispositivo, più esposti, mostrano facilmente l’alluminio sottostante in caso di abrasioni. Questo potrebbe rendere il nuovo iPhone 17 Pro il modello meno conveniente da rivendere quando arriverà la serie iPhone 18.
Gli esperti consigliano di proteggere lo smartphone con custodie dotate di bordo rialzato, che coprano anche il plateau della fotocamera e le curve laterali, così da limitare i danni da graffi accidentali causati da polvere, monete o chiavi in tasca.
Fine del supporto per i vecchi iPhone
L’avvertimento arriva proprio mentre Apple ha appena confermato che con iOS 26 non supporterà più i modelli iPhone XS, XR e XS Max, decisione che spingerà milioni di utenti a valutare con attenzione il prossimo aggiornamento di modello.