Con il nuovo Modern 15 (2025), MSI rinnova la propria offerta nel segmento business entry-level,
proponendo un notebook pensato per professionisti, universitari e piccole aziende che
cercano affidabilità e praticità a un prezzo accessibile.
La macchina esprime tanta sostanza e pochi fronzoli: MSI Modern 15 punta tutto su funzionalità, connettività e autonomia, offrendo un’esperienza d’uso solida per la produttività quotidiana, la gestione
documentale e l’uso in mobilità.
Design e costruzione
Il body del Modern 15 è realizzato in plastica ABS con finitura in grigio metallizzato. Il design
è pulito e lineare, con una scocca leggera (circa 1,7 kg) e abbastanza sottile che lo rende facile da trasportare in borsa o nello zaino. Il feeling al tatto è discreto e, anche se si percepisce qualche compromesso dal punto di vista della scelta dei materiali, l’assemblaggio risulta solido e coerente con la fascia di prezzo. Segnaliamo, tuttavia, una certa tendenza del pannello display a flettere durante l’apertura. Nella media la resa del trackpad e assai convincente la tastiera, che manifesta un buon feedback dei tasti e un’ottima retroilluminazione che permette quattro varianti di luminosità.
Non è presente, invece, lo sblocco biometrico.
La dotazione di porte di MSI Modern 15 è completa e prevede:
• lx USB-C, 2x USB-A 3.2, lx USB-A 2.0, lx HDMI 2.1, lx Jack audio combo, lx Ethernet e lx MicroSD.
Una configurazione equilibrata che privilegia la versatilità rispetto al minimalismo tipico dei modelli
di fascia alta.
Segnaliamo che il nuovo MSI consente la rimozione del pannello inferiore, rendendo possibile l’accesso diretto a SSD, memoria RAM e batteria, semplificando eventuali sostituzioni o upgrade.
Sono presenti due slot RAM dei quali solo uno nativamente occupato, con la possibilità di espandere
la memoria fino a 32GB per canale per un totale di 64GB






Display, audio e webcam
Il display LCD ha una diagonale da 15,6 pollici con risoluzione Full HD (1.920×1.080 pixel) con una frequenza d’aggiornamento a 60 Hz e rappresenta un giusto compromesso per una macchina di questo tipo. La resa cromatica è discreta, adatta alla produttività da ufficio e alla visione di contenuti
multimediali, anche se non ideale per il lavoro grafico professionale. La luminosità massima si attesta intorno ai 250-300 nit, sufficiente per l’uso indoor, mentre gli angoli di visione restano nella media per un pannello di questa fascia di mercato. La webcam HD è fruibile per videoconferenze occasionali, supportata da un microfono dual array che garantisce una voce chiara.
Il comparto audio, con speaker stereo inferiori, offre un suono bilanciato ma con un volume che avremmo preferito più corposo a livello di decibel.
Prestazioni
La configurazione della macchina in prova integrava un SOC lntel Core i3-1315U, GPU lntel UHD Graphics (integrata nel processore) 8 GB di memoria RAM LPDDR4, 512 GB di storage SSD e Windows 11 Home a bordo.
Un setup che privilegia fluidità e silenziosità più che la potenza bruta.
La CPU ibrida di 13° generazione si è infatti dimostrata efficiente e bilanciata, con una gestione delle temperature d’esercizio molto buona. La ventola entra in funzione solo sotto un carico prolungato, mantenendo comunque un rumore contenuto.

Autonomia
La batteria del Modern 15 rappresenta un autentico punto di forza: nei test di uso misto (navigazione,
documenti, streaming video, Wi-Fi attivo, luminosità al 50%) ha raggiunto 7-8 ore reali di autonomia.
Un risultato ottimo per la categoria che consente di affrontare un’intera giornata di lavoro lontani dall’alimentatore a 65W (presente in confezione).

Conclusioni e prezzo

MSI Modern 15 è un notebook che centra il suo obiettivo: offrire affidabilità, semplicità e
autonomia a un costo accessibile.
Non punta a stupire per materiali o potenza, ma rappresenta una soluzione solida per uffici,
free lance e studenti che desiderano un portatile concreto, silenzioso e adatto al lavoro quotidiano.
Il prezzo di 629 euro posiziona MSI Modern 15 come una delle proposte più equilibrate del segmento business entry-level, dimostrando che la produttività non richiede necessariamente budget esagerati.