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Pagamento dei servizi pubblici: in arrivo gli SMS da 12,50 euro

Ben 11,4 milioni le volte in cui gli italiani nel 2015 hanno pagato il parcheggio sulle strisce blu, l’entrata nella Ztl o il biglietto dei mezzi pubblici con il proprio telefonino tramite l’invio di un semplice SMS. Nell’era di WhatsApp e dei pagamenti NFC fa sorridere pensarci ma è notizia di oggi l’aumento della spesa massima via SMS per i pagamenti ai servizi pubblici che passano dagli attuali 5 euro ai futuri 12,5 euro più IVA.

Richiesto a gran voce dall’azienda milanese di trasporti pubblici ATM per il pagamento della zona ZTL, il provvedimento di legge segue la direttiva UE 2015/2366 ed entrerà in vigore a partire da gennaio 2018.

A cosa servirà portare i pagamenti via SMS a 12,5?

Una spesa maggiore garantirà “l’acquisto di ticket per luoghi di cultura, manifestazioni culturali e spettacoli”, che quasi sempre hanno un prezzo superiore ai 5 euro, tetto massimo di oggi. Almeno per il momento, sembrano esclusi servizi digitali come contenuti in streaming e download.

Nuove tutele

Il Garante ha poi assicurato nuove tutele per i consumatori: a ogni cittadino verrà inviato un “sms di ricevuta” una volta effettuato il pagamento di un servizio. Oltre ai costi dello stesso ci dovrà essere indicato dall’operatore il costo dell’SMS (variabile dai 12 ai 20 centesimi secondo i dati) e maggiori dettagli per contattare il call center di riferimento per chiarimenti e proteste.