Samsung Exynos 2600 è il primo chip al mondo per smartphone a 2 nm

Dopo mesi di indiscrezioni e anticipazioni non ufficiali, Samsung ha finalmente tolto il velo sul suo nuovo processore mobile di punta. L’Exynos 2600 è ora ufficiale e, secondo il produttore, rappresenta un netto cambio di passo per i futuri smartphone di fascia alta, a partire dalla prossima generazione Galaxy.

Per Samsung, questa generazione non ammette passi falsi. I precedenti Exynos non hanno sempre convinto utenti e addetti ai lavori, ma l’azienda aveva promesso un SoC profondamente ripensato e ottimizzato a ogni livello. Con la pubblicazione della scheda tecnica completa, è ora possibile valutare nel dettaglio l’Exynos 2600, destinato con tutta probabilità alla serie Galaxy S26.

Il nuovo chip è il primo SoC mobile di Samsung a essere prodotto con il processo GAA (Gate-All-Around) a 2 nm. Questa tecnologia dovrebbe garantire un significativo incremento delle prestazioni, accompagnato da consumi energetici più contenuti e da un miglior controllo delle temperature, aspetto critico nelle ultime generazioni.

Sul fronte CPU, l’Exynos 2600 adotta una configurazione rinnovata, eliminando i core dedicati esclusivamente alle attività in background. L’architettura prevede un core Cortex C1 Ultra a 3,8 GHz, tre core C1 Pro a 3,25 GHz e sei core C1 Pro a 2,75 GHz. Secondo i dati forniti da Samsung, il salto prestazionale rispetto all’Exynos 2500 raggiunge il 39%.

Grafica, intelligenza artificiale e fotografia

La parte grafica è affidata alla nuova GPU Xclipse 960, integrata direttamente nel SoC. Samsung promette un miglioramento del ray tracing del 50% e un sistema di upscaling più efficiente, con prestazioni complessive fino a due volte superiori rispetto alla generazione precedente. A questo si aggiunge un nuovo motore dedicato all’intelligenza artificiale, che garantirebbe un incremento delle prestazioni pari al 113% nelle operazioni legate al machine learning.

Dal punto di vista multimediale, l’Exynos 2600 non sembra avere limiti evidenti. Il processore supporta sensori fotografici fino a 320 megapixel, registrazione video in 8K a 30 fps e video 4K a 120 fps con HDR. Specifiche che lo rendono adatto anche agli utilizzi più avanzati, dalla fotografia computazionale alla creazione di contenuti ad alta risoluzione.

Meno calore sotto stress grazie a una nuova dissipazione

Uno dei temi più delicati riguarda la gestione termica. Samsung ha ufficializzato l’introduzione della tecnologia HPB (Heat Pass Block), già anticipata nei mesi scorsi. Questo sistema prevede l’inserimento di un blocco di dissipazione del calore accanto alla memoria RAM, con l’obiettivo di favorire una dispersione più rapida del calore interno e mantenere stabile la temperatura del SoC anche sotto carichi elevati.

Resta da capire quanto questa soluzione sarà efficace nell’uso reale, ma sulla carta l’Exynos 2600 appare come uno dei chip più ambiziosi mai realizzati da Samsung. Abbinato a memorie LPDDR5X e storage UFS 4.1, il nuovo processore punta chiaramente a competere ad armi pari con le soluzioni di Qualcomm, riportando Exynos al centro della fascia premium.

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Andrea P.

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.