Samsung avrebbe rivisto all’ultimo momento la strategia per il Galaxy S26, scegliendo di riutilizzare esattamente gli stessi moduli fotografici impiegati sull’attuale Galaxy S25. La decisione, riportata dal quotidiano industriale sudcoreano The Elec, segna un cambio di rotta rispetto ai piani iniziali, che prevedevano un salto generazionale sui sensori principali del modello base della serie S.
La configurazione fotografica rimane invariata per contenere i costi
Secondo quanto riportato dall’organo di stampa asiatico, il Galaxy S26 manterrà il sensore principale da 50 Megapixel (1/1.56″), il teleobiettivo da 10 Megapixel con zoom ottico 3x (1/3.94″) e l’ultrawide da 12 Megapixel (1/2.55”). Si tratta della stessa dotazione fotografica vista su Galaxy S25, Galaxy S24 e Galaxy S23, modello in cui questo hardware debuttò.
La scelta non deriva da limiti tecnici o progettuali, ma da considerazioni economiche e competitive.
L’effetto domino della strategia Apple sul prezzo del Galaxy S26
La decisione sarebbe stata influenzata dalla strategia di Apple sul prossimo iPhone 17, che secondo le anticipazioni integrerà un display LTPO ProMotion a 120Hz e una memoria base da 256GB pur mantenendo il prezzo d’ingresso di 799 dollari.
Questo scenario avrebbe costretto Samsung a ripensare l’equilibrio tra scheda tecnica e prezzo del modello base, rinunciando agli upgrade fotografici per mantenere competitivo il Galaxy S26 nella fascia di prezzo sotto gli 800 dollari, un segmento cruciale nei mercati maturi e in forte ripresa nei Paesi emergenti.
Ripercussioni sulla produzione: slitta la timeline del Galaxy S26
Il cambio di direzione comporta anche conseguenze operative. Sempre secondo The Elec, Samsung dovrà ridisegnare alcune parti interne del dispositivo, ritardando così l’avvio della produzione del modello standard.
La roadmap industriale aggiornata prevede:
- Galaxy S26 Ultra in avvio di produzione entro la fine di questo mese.
- Galaxy S26 e Galaxy S26+ in produzione solo a partire dai primi mesi del 2026.
L’Ultra, come atteso, non dovrebbe essere coinvolto da questi cambiamenti e continuerà a rappresentare il vertice tecnologico della gamma.
Una competizione sempre più serrata nel segmento premium
Per il mercato B2B e l’intera filiera produttiva, la notizia conferma la crescente pressione competitiva nel segmento premium, dove Apple e Samsung stanno adottando strategie di prezzo più aggressive per difendere le rispettive quote globali. In un contesto di margini ridotti e cicli di vita più lunghi, la capacità di bilanciare innovazione, costi industriali e percezione del valore diventa sempre più determinante.