Il 2026 potrebbe segnare un punto di svolta nella strategia di Samsung per la sua serie Galaxy S, con un’importante revisione della lineup dei flagship. Secondo le ultime indiscrezioni, l’azienda sudcoreana è pronta a eliminare i modelli “base” e Plus, introducendo al loro posto una nuova triade composta da Galaxy S26 Pro, Galaxy S26 Edge e Galaxy S26 Ultra.
Questa possibile rivoluzione seguirebbe a ruota quanto già trapelato nelle scorse settimane: Samsung starebbe lavorando a un S26 Edge più sottile, pensato per sostituire l’attuale variante Plus. Una mossa che riecheggia quella di Apple, che dovrebbe presentare un iPhone 17 Air al posto dell’iPhone 17 Plus a settembre.
Ma ora il cambiamento sembra ancor più profondo. Secondo fonti che avrebbero analizzato il codice di una build interna di One UI 8, il modello “base” – ovvero il classico Galaxy S senza suffissi – verrebbe rimpiazzato dal Galaxy S26 Pro. A questo si affiancherebbero appunto il nuovo S26 Edge, più sottile e maneggevole, e l’immancabile S26 Ultra, che continuerà a rappresentare il top assoluto dell’offerta Samsung.
Cosa significano davvero questi cambiamenti? A prima vista, Samsung sembra voler ripensare la propria gamma flagship in chiave più premium, eliminando le versioni più “semplici” e proponendo solo modelli dal nome e, presumibilmente, dal contenuto più ricco.
Il nuovo nome “Pro” suggerisce specifiche tecniche più elevate rispetto al passato, anche se resta da vedere se questo si tradurrà effettivamente in un upgrade sostanziale o solo in una nuova etichetta di marketing. Un altro nodo cruciale sarà il prezzo: con una linea composta solo da Pro, Edge e Ultra, è lecito aspettarsi un aumento dei prezzi di partenza, dato che la percezione di “Pro” implica automaticamente un prodotto più costoso e avanzato.
Per ora, si tratta solo di rumor, ma se queste anticipazioni si concretizzeranno, il 2026 sarà l’anno in cui Samsung abbandonerà la sua tradizionale struttura a tre livelli (base, Plus, Ultra) per abbracciare una filosofia più simile a quella di Apple, puntando su design più ricercati e una netta distinzione tra modelli.
Non ci resta che attendere ulteriori conferme nei prossimi mesi per capire se questa strategia si tradurrà davvero in un salto qualitativo per gli utenti… o solo in un nuovo modo per differenziare meglio i suoi smartphone di fascia alta.