Secondo un’indiscrezione proveniente da un noto leaker cinese, la versione “Samsung-made” dello Snapdragon 8 Elite Gen 2 sarebbe ancora in fase di sviluppo. Questa variante del processore, potenzialmente più economica rispetto a quella realizzata da TSMC, potrebbe avere un impatto positivo sul prezzo finale dei futuri Galaxy S26.
Negli ultimi mesi, le voci riguardanti il chip di punta Snapdragon 8 Elite Gen 2 si sono moltiplicate, con particolare attenzione alla possibilità che Qualcomm adotti una strategia di produzione duale, affidandosi sia a TSMC sia a Samsung Foundry. A supportare questa tesi è anche Digital Chat Station, uno dei tipster più affidabili del settore, che su Weibo ha riportato che il chipset identificato con il numero di modello SM8850s non è stato cancellato. Questo codice potrebbe corrispondere proprio alla versione prodotta da Samsung, mentre la variante standard (SM8850) sarebbe attribuita a TSMC.
In un commento successivo, lo stesso leaker ha precisato che il chip realizzato da Samsung dovrebbe essere meno costoso rispetto alla controparte TSMC, offrendo un’opportunità concreta per Samsung di contenere i costi della prossima generazione Galaxy S26. Questo approccio, se confermato, potrebbe permettere al colosso coreano di evitare rincari di prezzo sulla nuova gamma, mantenendo una maggiore competitività sul mercato globale degli smartphone premium.
La mossa avrebbe senso anche in ottica industriale: Samsung potrebbe sfruttare la propria capacità produttiva interna per ottimizzare la filiera e differenziarsi in un mercato sempre più affollato. Inoltre, il ritorno alla produzione interna dei SoC high-end potrebbe rappresentare una nuova fase nella strategia di vertical integration dell’azienda.
Resta da vedere se Qualcomm opterà realmente per un approccio a doppia fonte produttiva. In tal caso, il Galaxy S26 potrebbe riservare non poche sorprese, sia dal punto di vista tecnologico che commerciale.