Dopo l’entusiasmante debutto nel mercato delle auto elettriche con la berlina SU7, seguito dal successo iniziale del secondo modello YU7, Xiaomi sta ora affrontando una crescente ondata di critiche da parte dei primi clienti. Il motivo? Un’improvvisa e controversa richiesta dell’azienda: pagare l’intero saldo dell’auto con largo anticipo, anche se la consegna è prevista tra molti mesi.
“Paga ora, guida tra sei mesi”
Numerosi acquirenti cinesi hanno espresso il loro malcontento sui social, denunciando che Xiaomi li starebbe obbligando a saldare l’intero importo rimanente settimane – o addirittura mesi – prima della data stimata per la consegna. Secondo quanto riportato dai media locali, i clienti sono stati avvisati che, in caso di mancato pagamento, la produzione del veicolo verrà sospesa.
Una situazione paradossale: gli acquirenti si trovano costretti a scegliere tra pagare subito o rischiare l’annullamento dell’ordine, perdendo anche la caparra. Alcuni riferiscono che la consegna della loro YU7 è prevista tra 22 e 25 settimane, ma hanno già ricevuto la richiesta di saldo finale.
Contratto “a sorpresa”
Questa politica rappresenta una netta inversione rispetto alle comunicazioni precedenti dell’azienda. Sul suo account ufficiale WeChat, Xiaomi aveva garantito la possibilità di ispezionare il veicolo prima del pagamento finale.
Ma come può Xiaomi imporre un cambio così drastico? La risposta è nel contratto di acquisto che i clienti devono accettare al momento dell’ordine. Tra le clausole, ce n’è una che consente all’azienda di richiedere il saldo finale in qualsiasi momento, in base a “motivi legati alla produzione o alla strategia commerciale”.
Il contratto specifica inoltre che, se il cliente non effettua il pagamento entro sette giorni dalla notifica, si configura una “violazione fondamentale del contratto”, con la possibilità per Xiaomi di annullare l’ordine e trattenere la caparra. Molti acquirenti definiscono queste condizioni ingiuste, sottolineando che non c’era modo di rifiutarle se si voleva acquistare l’auto.
Strategia per “filtrare” i clienti?
Ufficialmente, Xiaomi non ha commentato la vicenda. Tuttavia, le lunghe attese per la consegna della YU7 sono ormai note da settimane, e alcuni osservatori ipotizzano che questa richiesta anticipata possa essere un modo per “selezionare” i clienti più determinati, scoraggiando gli acquirenti poco convinti.
Ma questa mossa rischia di essere un boomerang reputazionale. Nel difficile mercato delle auto elettriche, la fiducia del cliente è essenziale, soprattutto per un nuovo marchio. Nonostante i giudizi positivi su design e tecnologia di SU7 e YU7, gli errori nella gestione dell’esperienza cliente potrebbero lasciare un’impressione negativa duratura.