Xiaomi non conosce la crisi. Mentre Samsung, Apple o Huawei si preparano ad un anno difficile a causa del Covid-19, il gruppo cinese continua a macinare risultati a testa bassa. A dimostrazione di questo, nella giornata di ieri ha rilasciato un comunicato stampa che svela risultati positivi per il primo trimestre del 2020.
Il fatturato ammonta a 49,7 miliardi di yuan (circa 6 miliardi di euro) nel primo trimestre 2020 con un incremento del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Meglio ancora, i suoi profitti aumentano del 10,6% per raggiungere 2,3 miliardi di yuan, nonostante gli investimenti in ricerca e sviluppo siano aumentati del 13,4% (1,9 miliardi di yuan).
Lei Jun, CEO di Xiaomi, si compiace di questi eccellenti risultati:
Sebbene il settore stia affrontando una serie di sfide, il gruppo continua a crescere in tutti i settori di questo mercato in declino. Ciò dimostra la flessibilità, la resilienza e la competitività del modello economico di Xiaomi (…) Riteniamo che una crisi sia il test finale per determinare il valore di un’azienda, il suo modello economico e il suo potenziale di crescita.
Se Xiaomi diversifica le sue attività, il mercato degli smartphone rimane la gallina dalle uova d’oro. Nel primo trimestre, le vendite di dispositivi mobili rappresentano un fatturato di 30,3 miliardi di yuan, con un incremento del 12,3% rispetto al 2019. Le vendite sono aumentate del 4,7% per raggiungere il 29,2 milioni di unità. Spinto da modelli di fascia alta, il prezzo medio è aumentato del 7,2% (18,7% in Cina, 13,7% all’estero).
Inoltre, è all’estero che Xiaomi registra la sua crescita più importante con (+47,8%) che rappresentano ad oggi il 50% del suo fatturato.
Se le vendite di smartphone rappresentano ancora la maggior parte dei ricavi, il produttore cinese mostra una buona crescita in altri settori come quelli Lifestyle e IoT (es Mi Band 4) che rappresentano 13 miliardi di yuan di fatturato, con un incremento del 7,8%.
Infine, Xiaomi ha generato 5,9 miliardi di yuan di ricavi dai suoi servizi, con un incremento del 38,6%. I vari mezzi di monetizzazione (a volte controversi) come applicazioni preinstallate, feed di notizie, risultati di ricerca o pubblicità generano entrate per 2,7 miliardi di yuan, con un incremento del 16,6%.
Per il momento, il rullo compressore Xiaomi continua per la sua strada senza sosta. Vedremo fino a che punto saprà spingersi.