La telenovela dell’auto di Apple si arricchisce di un nuovo capitolo. La casa di Cupertino ha, per la prima volta, fatto una mossa ufficiale che svela le reali intenzioni del colosso americano nei confronti del mondo automotive.
Apple ha infatti scritto una lettera all’Nthsa, l’ente per la sicurezza del trasporto americano, dichiarandosi “excited about the potential of automated systems in many areas, including transportation“. Ossia entusiasta del potenziale dei sistemi di automazione in molte aree, fra cui quella del trasporto. Tale segmento di mercato, continua la lettera, offrirebbe indubbi e singificativi benefici sociali.
In precedenza non vi erano stati mai passi ufficiali anche se alcuni concorrenti avevano ammesso di lavorare su un progetto di “self driving car” sulla base del fatto che Apple stesse facendo lo stesso.
D’altra parte l’azienda californiana ha già registrato alcuni domini Internet correlati all’automotive, fra cui apple.car e apple.auto.
Apple: condividere le informazioni
Un portavoce della società ha afffermato che la lettera scritta alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) è conseguenza diretta dei pesanti investimenti di Cupertino nell’apprendimento automatico e nello sviluppo dei sistemi autonomi e mira a definire la cosiddetta buona prassi dell’industria.
In questa lettera di cinque pagine scrtitta da Steve Kenner, Director of Product Integrity di Apple, si sollecita l’ente regolatore a non introdurre un eccesso normativo nelle disposizioni che regolano il test delle auto a guida automatica o assistita. Si auspica inoltre che il trattamento degli storici produttori di auto sia lo stesso applicato alle aziende che entrano ora in questo mercato.
Kenner propone inoltre che le aziende che fanno parte di questa industria condividano i dati relativi a incidenti e problematiche varie, così da poter costruire un quadro più chiaro e dettagliato del settore e permettergli un più veloce sviluppo.
Ora rimane solo da vedere se Apple deciderà di entrare in questo mercato come costruttore di hardware e software o come vero e proprio produttore di autovetture. Nel secondo caso, considerata l’enorme disponibilità di denaro della casa americana, l’ingresso nel mercato automotive potrebbe avvenire con un’importante acquisizione.