La start-up chiamata Framework ha annunciato un laptop modulare chiamato “Framework Laptop”. Si tratta del primo computer portatile modulare e riparabile, progettato per durare decenni grazie alla possibilità di sostituire ogni singolo componente. E’ a tutti gli effetti un progetto molto simile al Fairphone nel mercato della telefonia.
Oggi i laptop di fascia alta tendono a rallentare dopo 5 anni di utilizzo perché la batteria spesso si guasta e molti altri componenti si consumano come ad esempio: una porta USB, un SSD che blocca il sistema operativo, la CPU che scalda e lo schermo che sfarfalla. Tutti questi pezzi sono assemblati insieme alla scheda madre o al case. A volte si può aggiornare la memoria e la RAM o aggiungere una nuova scheda Wi-Fi ma sono casi sporadici e non alla portata di tutti.
Framework vuole stravolgere questa idea portando sul mercato un computer portatile in cui è possibile sostituire facilmente la scheda madre, lo schermo, la tastiera o qualsiasi altro accessorio senza troppi problemi. Sulla carta, potrebbe durare per decenni.
Caratteristiche tecniche
Il primo Laptop Framework è un PC con diagonale da 13,5 pollici e proporzioni del display in rapporto 3:2. A bordo troviamo una CPU Intel Core di 11a generazione, la memoria Ram può arrivare fino a 64 GB di DDR4 mentre per l’archiviazione è possibile aggiungere fino a 4 TB in NVMe SSD. C’è anche una fotocamera frontale Full-HD @60fps con un pulsante fisico per spegnerla manualmente. Per quanto riguarda le connessioni è completamente modulare: USB-C, USB-A, HDMI, DisplayPort e microSD.
Sotto il profilo software troviamo Windows 10 (Home e Pro) ma Framework ha deciso di supportare anche il kernel Linux.
Oltre a promuovere la longevità, Framework ha anche deciso di aumentare la durabilità per tutta la vita del prodotto. Il laptop di Framework è realizzato in media per il 50% da alluminio riciclato post-consumo (PCR) e per il 30% da plastica PCR. La confezione è completamente riciclabile e non contiene plastica monouso. Inoltre, Framework garantisce che le spedizioni dei suoi prodotti siano soggette a compensazione delle emissioni di carbonio.
Insomma, l’idea è accattivante. Le domande che ci poniamo sono le stesse spuntate fuori con l’arrivo di Fairphone anni fa: avremo un prodotto potente come un laptop Asus o Dell? L’autonomia sarà all’altezza? Cosa succede se Framework chiude i battenti? Quali saranno i futuri moduli e componenti offerti? Qual è il prezzo?
Ad oggi è indubbio che si tratti di un progetto interessante da tenere sotto d’occhio.