Huawei avrebbe prodotto circa 1 milione di smartphone con il proprio sistema operativo, chiamato HongMeng. Come riferisce la società Rosenblatt Securities, i dispositivi rappresentano unità di test, anche se non è chiaro se i telefoni siano divenuti disponibili sul mercato o siano ancora in fase di sviluppo.
La stessa fonte afferma che il software, sviluppato in casa dal produttore cinese, sarebbe compatibile con tutte le applicazioni Android e avrebbe “maggiori funzioni di sicurezza per proteggere i dati personali“.
Il sito web del quotidiano cinese China Daily cita le parole del Ceo Richard Yu. Il manager ha dichiarato che il sistema operativo della società “Sarà disponibile già in autunno o in primavera al più tardi”.
È pronto per essere installato su telefoni cellulari, computer, tablet, Tv, automobili, dispositivi indossabili e qualsiasi altra cosa su cui sia possibile installare un sistema operativo, ha raibadito Yu.
Sebbene gli Stati Uniti abbiano abbiano sospeso per 90 giorni il divieto per le aziende americane di intrattenere rapporti commerciali con Huawei, il produttore di Shenzhen non sta a guardare. Da un lato lavora con l’amministrazione Trump a una soluzione pacifica alla vicenda; dall’altro persegue la strada di un nuovo sistema operativo. L’ipotesi sarebbe in cantiere da diversi anni e avrebbe subito solo un’accelerazione nelle ultime settimane.
Huawei Central, un sito Web che riporta principalmente notizie riguardanti il produttore cinese, ha affermato che il marchio “HongMeng” è già stato acquisito in diversi mercati, come Canada, Europa, Corea del Sud e Messico.
Il nome di HongMeng potrebbe non essere il brand definitivo con il quale l’Os arriverà sul mercato. È un termine piuttosto inusuale e non semplice da pronunciare. Letteralmente si traduce in Red Dream. Wikipedia sosiene che si tratti di un personaggio della mitologia, chiamato Vast Mist.