Huawei Mate 9 tre anni dopo. Sembra un progetto folle ri-testare un prodotto dopo così tanto tempo. Eppure, leggendo queste righe, vi renderete conto di come uno smartphone di qualità, se assistito in maniera seria dal suo produttore e aggiornato con l’ultimo software disponibile può trasformarsi in un eccellente dispositivo, ancora capace di far fronte alle necessità di un utilizzatore esigente.
Huawei Mate 9 è uno smartphone che ha segnato, a modo suo, uno spartiacque tecnologico.
Per la prima volta il Soc Kirin 960 incorporava elementi di intelligenza artificiale, per l’ultima volta uno smartphone della serie Mate montava un display con aspetto di forma in 16:9 (in realtà anche la versione “normale” del successivo Mate 10 utilizzava lo stesso schema, ma non è mai stato importato in italia). Mate 9 utilizzava una delle prime fotocamere a doppio sensore by Leica, che oggi hanno raggiunto una vera sublimazione sul P30 Pro. Ma perchè tornare a palare di un telefono non più in produzione (ma ancora sugli scaffali)? Perchè chi scrive pur provando decine e decine di dispositivi all’anno, l’ha utilizzato come telefono personale per lunghissimo tempo, ne ha apprezzato le funzionalità, l’ha visto crescere, fino a quando alcune settimane fa, nel pieno della bufera Trump, ha ricevuto l’aggiornamento ad Android 9 e alla Emui 9. Non è un dettaglio, neanche nelle tempistiche. Il telefono ha cambiato per l’ennesima volta faccia..
- Display da 5.9" FULL HD (1920 x 1080) IPS
- Progettato specificamente per Huawei Mate 9, Lusso 3 in...
Huawei Mate 9: una seconda giovinezza
Ci è voluto qualche istante e Mate 9 è entrato nella sua seconda o forse terza giovinezza (e qualche voce di corridoio ci dice che, tra non molto, potrebbe anche arrivare Android 10). Ma andiamo con ordine: l’aggiornamento ha portato una serie di novità che hanno allineato il vecchio combattente alla recente produzione del brand di Shenzen. Non si parla solo di grafica ma di nuove funzioni e miglioramenti complessivi. Basti pensare che nei nostri rilevamenti benchmark, il punteggio è migliorato di oltre 30.00 punti, passando da uno score di circa 140.000 a quasi 180.000. Navigando tra i menù ci sono molte feature che la prima versione del sistema non prevedeva. L’interfaccia è, ad esempio, gestibile con le gesture, in alternativa ai consueti tasti virtuali di Android e la sezione sicurezza si è arricchita dello sblocco con il volto.
La sequenza è meno raffinata rispetto a quella vista sui modelli più recenti, ma la velocità e l’affidabilità appaiono molto efficaci. Pochi giorni prima di scrivere questo testo abbiamo ricevuto le più recenti patch di sicurezza. Android 9 ha importato anche l’App Gestione digitale, che permette di controllare scientificamente come spendiamo il nostro tempo con gli occhi sul telefono. Nuovi sono anche HiTouch e HiVision, due assistenti che forniscono informazioni su oggetti visualizzati sul display o inquadrati dalla fotocamera.
Prestazioni sul campo di Huawei Mate 9
Già, ma tutte queste novità come si concretizzano nell’utilizzo quotidiano? Al di là di una rinnovata grafica, il nuovo sistema operativo regala un fresco sprint allo smartphone che appare veloce e reattivo. Il processore Kirin 960 ha ancora muscoli a sufficienza per qualsisasi attività ma tutto il comparto hardware e software appare ben armonizzato. Ci sono 4 GB di memoria Ram che non denotano alcuna problematica nel gestire anche il multitasking più spinto. La memoria interna è invece da 64 GB; certo qualche GB in più ad oggi non guasterebbe, ma il Mate 9 oggetto di questa prova è sopravvissuto a un file di back-up di WhatsApp di oltre 16 GB e a una valanga di installazioni di app. Tra le cose più “invecchiate” troviamo il lettore delle impronte fisico, posto sul dorso del telefono; è meno appariscente dei sensori collocati sotto al display, ma la sua affidabilità e la sua velocità sono ancora da riferimento. Non sbaglia un colpo! Altra eccellenza del Mate 9 è l’autonomia: la batteria da 4.000 mAh ha sempre garantito un lungo utilizzo del dispositivo. Ciò che ci ha stupito è che a distanza di quasi tre anni e diverse centinaia di cicli di carica, il dispositivo abbia mantenuto inalterate le prestazioni e la propria longevità. Uno degli elementi di maggiore appeal dei recenti prodotti Huawei è la fotocamera. Anche qui il Mate 9 ha saputo evolversi in modo evidente. Lo schema prevede un sensore da 12 Megapixel a colori affiancato da una seconda unità in bianco e nero da 20 Megapixel. La soluzione permette anche di usare lo zoom 2x, senza perdita di qualità delle immagini, ma soprattutto di eseguire scatti in bianco e nero nativo e di massimizzare la resa in particolari condizioni di luce perchè il sensore, privo del filtro RGB, riesce a incamerare, a parità di tempo esposto, il 200% di luce in più. Tutto perfetto dunque? No, e non potrebbe che essere cosi. Per quanto la fotocamera esprima prestazioni degne di nota è uno di quei segmenti sui quali il tempo agisce senza pietà. Inaftti se di giorno le foto sono di ottima qualità è di sera che la differenza si fa sentire. Le immagini acquisite di notte o al chiuso, manifestano un rumore piuttosto evidente e sono meno piacevoli di quelle scattate con i più recenti modelli della serie Mate o P. In particolare, la straordinaria “modalità notte” dei recenti top di gamma, appare lontanissima dal suo standard nel vecchio flagship. Per foto migliori con poca luce, ci vuole un po’ di malizia e polso fermo. Differenze importanti anche in ambito video: il Mate 9, anche in questo caso, soffre la mancanza di luce e una fluidità meno lineare degli ultimi arrivati. Di contro l’interfaccia di scatto è stata adeguata alle recenti scelte e ha ricevuto nuove funzioni come gli adesivi da aggiungere agli scatti. Questo test ci ha divertito, ma in una fase storica cosi delicata ci ha dato anche importanti conferme. Che risiedono nelle notevole qualità e longevità degli smatphone del produttore cinese, ma anche nella sua volontà di continuare ad assistere a distanza di tempo i telefoni e i loro utilizzatori finali. Huawei Mate 9 resta uno smartphone eccellente, con un display grande e con ottimi colori, tanta autonomia e un ecosistema ancora attuale, nonostante tre anni di servizio.
Confezione, design e qualità costruttiva
La scocca del Mate 9 fa abbondante uso di metallo. La qualtà costruttiva è eccezionale, con finiture maniacali e assemblaggio perfetto. La sensazione è quella di maneggiare un oggetto di grande pregio. Rispetto alle recenti realizzazioni manca qualche dettaglio in vetro, ma a noi le scelte estetiche piacciono ancora, a quasi tre anni dal lancio.
Display
La sfida Amoled vs Ips non avrà probabilmente mai fine. Ma il display Ips di Huawei Mate 9 rappresenta una delle migliori realizzazioni degli ultimi anni. Non ha l’enfasi dei modelli più recenti, ma dispone di una fedeltà cromatica ottima, che si apprezza durante le piccole operazioni di editing fotografico in mobilità. I 5,9 pollici in 16:9 dello schermo sono una scelta valida per chi vuole un vero “padellone”.
Fotocamera
Uno dei primi dual camera by Leica e Huawei. Apprezziamo ancora adesso la scelta del sensore nativo in bianco e nero e lo zoom 2x senza perdita di dettaglio. Il Mate 9 si arrende, anche alla concorrenza interna, quando si scatta in scarse condizioni di luce e durante le riprese video. In piena luce i risultati sono ancora notevoli e la fotocamera è sensibilmente progredita con gli aggiornamenti di questi anni.
Audio e ricezione
Di ottimo livello le doti acustiche di Huawei Mate 9. La sezione telefonica può contare su una serie di microfoni sparsi per il corpo del telefono, capaci di diventare direzionali nell’utilizzo vivavoce. La resa audio è eccellente grazie all’efficace collaborazione tra capsula auricolare e speaker di sistema, che utilizzano raffinate tecnologie di movimento e una componentistica hardware di elevata qualità.
Batteria
Una vera eccellenza del Huawei Mate 9, la batteria da 4.000 mAh garantisce ancora elevati livelli di autonomia, anche dopo innumerevoli cicli di carica.
Prestazioni
Il processore Kirin 960 è stato il primo Socdi Huawei a incorporare elementi di intelligenza artificiale. La IA si manifestava nell’ottimizazione delle prestazioni, nella gestione dell’autonomia e in alcuni dettagli della fotocamera. A distanza di anni le performance sono ancora intatte e i 4 GB di Ram sufficienti per un multitasking evoluto. Certo al motore manca qualche cavallo, ma nell’utilizzo quotidiano si sente poco.
Il giudizio di Cellulare Magazine:
Huawei Mate 9
A distanza di quasi tre anni dal lancio Mate 9 è ancora in grado di stupire. Gli aggiornamenti hanno cambiato il volto di questo smartphone. Grande display e tanta autonomia sono le sue eccellenze, prestazioni e fotocamera sono ovviamente superate dal tempo, ma la differenza è meno evidente di ciò che si potrebbe pensare. Il buon vecchio Huawei non ci sta ad andare in pensione e l’azienda lo continua a supportare egregiamente.
PRO
- Aspect ratio e dimensione del display
- Autonomia di esercizio ancora notevole
- Lettore delle impronte digitali praticamente infallibile
CONTRO
- la fotocamera soffre in condizioni di luce scarsa
- Non offre certificazione IP
- La memoria Ram è inferiore a quella dei modelli più attuali