Perché Facebook vuole che l’intelligenza artificiale impari dal mondo “egocentrico”

La maggior parte dei video disponibili su Internet sono girati in terza persona. Tutto piuttosto normale dato che bisognerebbe avere una GoPro Hero 10 Black o di registrare in prima persona con lo smartphone.

Gli ingegneri di Facebook però sono interessati alla questione, dal momento che il social network vuole prendere piede in questo settore con i suoi occhiali connessi Ray-Ban e il sogno Metaverso.

Progetto EGO4D

È per tutti questi motivi che Facebook annuncia il lancio di “un ambizioso progetto a lungo termine chiamato Ego4D”. Il suo obiettivo è allo stesso tempo semplice e interessante: “risolvere le sfide dei video in prima persona” riunendo “13 università e laboratori in 9 paesi” per insegnare all’IA a “capire il mondo in prima persona”. L’azienda ha in programma di mostrare “2.200 ore di video in prima persona, con più di 700 partecipanti nella loro vita quotidiana”.

Prospettiva Egocentrica

L’obiettivo può essere riassunto come segue: “Ego4D consentirà di far progredire la comprensione del mondo da parte dei sistemi di intelligenza artificiale con una prospettiva egocentrica (in prima persona) ea lungo termine di progettare assistenti domestici o occhiali AR/VR più intelligenti e più immersivo.”

L’azienda di Mark Zuckerberg cita un altro esempio con… Mark Zuckerberg per supportare l’interesse del suo progetto:

Un video pubblicato dal CEO di Facebook Mark Zuckerberg poche settimane fa mostrava una lezione di scherma filmata in prima persona, piuttosto che in terza come di solito accade in televisione. Molte persone hanno commentato che i vari movimenti di scherma eseguiti dalla medaglia d’oro olimpica Lee Kiefer erano molto più chiari.

Questo è ovviamente un progetto a lungo termine di cui sapremo qualcosa solo in futuro.

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Andrea Puchetti

Appassionato di tecnologia fin dalla nascita. Sempre in giro con mille gadget in tasca e pronto a non farsi sfuggire le novità del momento per poterle raccontare sui canali di Cellulare Magazine.