Uber vince la prima sfida contro i taxi. E per ora, torna ad essere operativo con il suo servizio Uber Black, che era stato bloccato il 7 aprile scorso (anche se il servizio non era in realtà stato spento in attesa della pronuncia arrivata nella giornata di venerdi).
Il Tribunale di Roma ha dunque revocato l’ordinanza dando per adesso torto ai taxisti, anche se le applicazioni Uber Pop e Uber X restano bandite nel nostro Paese in seguito a una sentenza del 22 marzo 2017 del Tribunale di Torino.
Uber, naturalmente esulta, ma mette tutti in guardia sulla assoluta necessità di rivedere e riordinare norme troppo vecchie per essere efficaci ed applicabili alla odierna quotidianità.
“Siamo davvero felici – ha commentato un portavoce – di poter annunciare a tutte le persone e agli oltre mille autisti partner, che potranno continuare a utilizzare la nostra applicazione in Italia. Ora più che mai è forte l’esigenza di aggiornare la normativa datata ancora in vigore, così da consentire alle nuove tecnologie di migliorare la vita dei cittadini e la mobilità delle città“.
Uber preme perché la normativa sia adatatta alle nuove esigenze di innovazione del mercato, che passano anche per lo sviluppo tecnologico. Il Gruppo ha infatti da poco stretto un’alleanza con Daimler per la messa a punto di una vettura a guida autonoma, attingendo alle rispettive leadership in ricerca e sviluppo