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Carica batterie unico: c’è l’ok dal Parlamento europeo

I membri del Parlamento europeo hanno votato in modo schiacciante a favore del carica batterie unico. La risoluzione è stata approvata con 582 voti a favore e 40 contrati.

Ora la palla passa alla Commissione europea che dovrà adottare nuove regole entro luglio, in modo che i consumatori non debbano necessariamente utilizzare un nuovo caricabatterie per ogni nuovo dispositivo.

Circa dieci anni fa, la UE aveva invitato i principali produttori di telefoni (tra cui Apple) ad adottare volontariamente uno standard comune. Purtroppo, l’appello non ha funzionato e sarà dunque necessario approvare una nuova legislazione.

La risoluzione indica i carica batterie wireless come un veicolo per la produzione di rifiuti elettronici, e rileva che le norme scritte dalla Commissione dovrebbero garantire che i carica batterie possano funzionare con tutti i marchi di telefoni.
Apple è fra le aziende maggiormente contrarie al carica batterie unico e ha più volte affermato che una tale imposizione soffocerebbe l’innovazione e creerebbe ulteriori rifiuti elettronici poiché i carica batterie e i cavi Lightning esistenti dovrebbero essere sostituiti con cavi di tipo USB-C, lo standard comune preferito.

Apple sarebbe inoltre l’azienda più colpita dallo standard unico in quanto altri produttori si sono già spostati sul Type-C (ad eccezione che per alcuni modelli entry-level).
Come mostra una ricerca di SustainableSMART, la maggior parte dei rifiuti elettronici è generata dal bulbo di ricarica, non dal cavo. Per tale motivo la UE potrebbe vietare o disincentivare l’inclusione di un caricatore in ogni confezione di vendita al dettaglio per smartphone. L’ipotesi è che il consumatore possa utiizzare il suo carica batteriaper tutti i dispositivi in suo possesso senza trovarne uno nuovo ogni volta che acquista un prodotto.

La ricerca sottolinea come nel 2016 la media globale di spazzatura elettronica fosse di 6 kg per persona all’anno, mentre la media per i cittadini dell’UE fosse di 16,6 kg. La riforma auspica anche un aumento dei volumi di raccolta e riciclaggio di vecchi cavi e caricabatterie.