Ieri sera Google ha presentato due nuovi smartphone, il Pixel 5 e il Pixel 4a 5G. Tuttavia, entrambi i modelli (che si aggiungono al Pixel 4a presentato a luglio) sono apparsi piuttosto deludenti quanto a dotazione tecnologica, soprattutto a confronto dei dispositivi della concorrenza: manca un chipset di prima fascia, non ci sono ottiche tele o di scanner di impronte digitali UD.
L’impressione è che sia la società di Mountain View la prima a non credere nei propri nuovi prodotti, tanto da non aspettarsi vendite particolarmente soddisfacenti. Un mood confermato anche dagli ordini conservativi effettuati presso i fornitori: sarebbero solo 800.000 le unità di Pixel 5 previste fino alla fine dell’anno, come riporta Nikkei Asia.
La produzione totale della lineup Google 2020, composta dai tre modelli Pixel 5, Pixel 4a 5G e 4a, sarà di 3 milioni di unità.
Una quota che rappresenta meno della metà dei 7,2 milioni dei telefoni che Google ha venduto l’anno scorso.
Una cifra ben inferiore anche ai risultati del 2018 (4,7 milioni) che peraltro comprendevano quasi esclusivamente top di gamma e non dispositivi di fascia media come quest’anno.
Certo, la pandemia di Covid-19 ha spostato molti equilibri, soprattutto nella prima parte dell’anno, ma c’è da chiedersi se davvero Google creda ancora nella sua linea di smartphone ed esista davvero una “reason why” per comprare un modello Pixel della gamma 2020. Noi fatichiamo a vederla.