BlackBerry ha scelto l’ancora di salvezza e per il futuro si affiderà ad Android. La notizia è di qualche settimana fa (approfondimento) e, puntuali come non mai, arrivano gli scossoni aziendali nonostante i risultati dell’ultimo trimestre finanziario registrino qualche timido segnale di ripresa. Direttamente dai piani alti sono stati licenziati 125 dipendenti della sede di Waterloo e 75 da un impianto di produzione situato in California, precisamente a Sunrise. Tutti i lavoratori fanno parte delle divisioni BB10 e Devices, proprio quelle che stanno avendo i cambiamenti maggiori: basandosi su Android, che a sua volta è creato e gestito da Google, Blackberry è costretta a puntare con più decisione sulle personalizzazioni del sistema operativo e alcune app “premium” per valorizzare il brand, proprio come avvenuto sul Priv. Probabilmente non sono più necessari tanti sviluppatori per star dietro al sistema operativo proprietario BB10 e l’azienda ha scelto di ridurre i costi per focalizzarsi su altro.
John Chen, l’attuale amministratore delegato, ha voluto ribadire che non vi è alcuna intenzione di uscire dal mercato mobile: “La realtà è che stiamo veramente cercando di fare un business con i software, tutto quello che stiamo facendo è focalizzato su questo.”
Rispetto al 2010, il market share di BlackBerry nel settore smartphone è sceso dal 20% a meno dell’1%, un record negativo, secondo solamente a quello di Nokia, calata dal 47%. Negli ultimi 3 mesi dell’anno 2015, BlackBerry ha venduto 700.000 unità.
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