Editoriale | MWC 2015, il riassunto


Premessa
: “Un editoriale contiene il punto di vista di un giornalista o di una persona che vuole condividere il proprio pensiero su un argomento specifico. Pertanto, questo sarà un articolo personale che può essere o non essere condiviso dal pubblico a cui è rivolto.”

L’editoriale è a cura di Andrea Puchetti

Si è concluso giovedì il Mobile World Congress 2015, una fiera durata quattro giorni che si è svolta come ogni anno nella città di Barcellona, in Spagna. Gli addetti del settore che sono volati da ogni parte del mondo per guardare e toccare con mano i tanti prodotti e servizi sono stati ben 93.000 (fonte). L’organizzazione del MWC è stata impeccabile, lo staff messo a disposizione è risultato all’altezza dell’evento e l’atmosfera che si è venuta a creare è stata decisamente suggestiva.

Tralasciando il giro di affari dei “partners”, ovvero tutti gli uomini d’affari che si sono recati al MWC per stringere partnership e contratti con i vari produttori, ho ritenuto interessante esprimere una mia personale opinione circa le sensazioni che ho avuto provando tanti dei prodotti in mostra nei vari stand.

SAMSUNG

Il produttore coreano ha deciso anche quest’anno di cogliere l’occasione della fiera per mostrare il proprio top di gamma, fiore all’occhiello che insieme al futuro Note 5 dovrà spingere le vendite generali che sembrano aver subito una battuta d’arresto | Samsung in affanno con le vendite degli smartphone |.

Il Galaxy S6 guarda l’iPhone ma convince: i bordi sono in metallo, il retro è ricoperto dal Gorilla Glass (come sulla gamma Sony Xperia Z) e la TouchiWiz, sebbene non sia stata rivista dal punto di vista estetico | Focus: Galaxy S6 interfaccia grafica e app |  è stata privata di molte delle app ingombranti di cui gli utenti si lamentavano. Insomma, Samsung è venuta incontro a tutte le esigenze dei consumatori introducendo dopo diverso tempo un processore fatto in casa, l’Exynos 7420, che è anche il primo octa core a 64-bit con costruzione a 14 nm. Bye bye Qualcomm.

Oltre all’impermeabilità, l’unica cosa che è stata sacrificata è la batteria, “solamente” da 2.550 mAh e 2.600 mAh per Galaxy S6 Edge. Ci auguriamo che sia stato fatto un bel lavoro di ottimizzazione o le critiche non tarderanno a mancare e la concorrenza si leccherà i baffi (ndr: LG G4 in arrivo).

Il Galaxy S6 Edge merita invece una nota a parte. Puro esercizio di stile o desiderio di innovare e di vendere? Personalmente, la versione Edge del Galaxy S6, quella che offre bordi laterali arrotondati, piace e crea una sensazione in cui i contenuti sembrano uscire dal display. Bello ma costerà anche di più.

MICROSOFT

L’evento di Barcellona è stato il palcoscenico per Microsoft per annunciare il Lumia 640 e il Lumia 640 XL e per  completare il rinnovo della gamma 2015. I due telefoni vantano dimensioni diverse, il modello extra large è grande come il Note 4, il modello più piccolo è simile al Lumia 635. A parte il reparto fotografico, i due smartphone non stupiscono ma sanciscono quanto di buono ha fatto Microsoft fino ad ora.

La curiosità è inoltre legata al prezzo: riusciranno i Lumia ad imporsi nella fascia media del mercato o le vendite rimarranno ancorate ai dispositivi sotto i 100/150 euro?

SONY

Nonostante le voci circa le vendita della divisione Mobile | Sony potrebbe vendere la divisione mobile |, l’azienda giapponese si è presentata al Mobile World Congress 2015 con due importanti novità: Xperia M4 Aqua, un smartphone sotto i 300 euro e Xperia Z4 Tablet, tavoletta multimediale completa sotto ogni punto di vista. Se lo smartphone svelato non stupisce e sembra essere un Xperia Z3 Compact con materiali un gradino inferiori, il nuovo tablet di Sony è riuscito a convincermi pienamente. Con un display meraviglioso, un peso inferiore ai 400g e uno spessore incredibilmente ridotto, Sony ha dimostrato ancora una volta che tipo di prodotti è in grado di realizzare. Meno incredibile sarà il prezzo che, se confermato, si aggirerà intorno ai 600 euro. Troppo per un tablet Android che si scontrerà con il mercato dei tablet Windows, decisamente più completi sul lato produttività.

ASUS

Nessuna novità per ASUS, il produttore taiwanese che al proprio stand ha mostrato ZenFone 2, annunciato al CES di Las Vegas e ZenWatch, il primo smartwatch della compagnia basato su Android Wear. È mancata la presenza di ZenFone Zoom, il cameraphone.

Per quel che riguarda lo smartphone, ZenFone 2 mi ha convinto a metà: bello il design e belle le colorazioni disponibili ma meno bella l’interfaccia grafica che ho trovato troppo “anarchica” e priva di identità. Da analizzare poi la cpu Atom al suo interno e l’autonomia. Discorso a parte per ZenWatch, l’orologio intelligente non mi ha entusiasmato per via del design, quadrato e non rotondo.

HUAWEI

Strana la presenza del produttore cinese durante questa edizione del MWC 2015. Se molti si aspettavano qualche prodotto sopra le righe, si saranno dovuti ricredere. Nello stand di Huawei si è potuto ammirare il nuovo smartwatch, forse il più bello tra tutti quelli mai presentati, e un nuovo tablet, simile al Mate 7 ma più grande. | News completa |

In linea generale, va comunque fatto un plauso a Huawei per essere riuscita a proporre smartphone e tablet basati su processori fatti in casa (Kirin) che forse soffrono ancora di qualche problema di gioventù ma che in un futuro potrebbero addirittura far meglio della concorrenza. L’Ascend P8 è in arrivo.

LG

Nessuna vera novità per l’altro produttore della Corea del Sud. LG ha solamente mostrato al pubblico prodotti già annunciati nelle scorse settimane/mesi. Si passa dai quattro nuovi smartphone basati su Android 5.0 Lollipop sotto i 200 euro | LG annuncia Magna, …|, al G Flex 2 annunciato al CES di Las Vegas 2015 e pronto al debutto | LG G Flex 2 è ufficiale |.

A condire il tutto ci sono stati i due orologi “Urbane”: la versione basata su Android Wear non differisce troppo dal G Watch R ma rimane più elegante mentre la versione LTE adotta un sistema operativo proprietario e risulta decisamente più interessante. Da analizzare l’autonomia di entrambi i modelli, il prezzo e la bontà dell’OS di LG in confronto alla soluzione di Google.

ZTE

Il colosso cinese ha proposto uno stand decisamente appariscente ma meno appariscenti sono stati i prodotti, principalmente destinati al mercato interno. Gli unici degni di nota sono stati i due Nubia Z7 e Z7 mini che, messa da parte la scheda tecnica, propongo materiali e un assemblaggio generale migliore rispetto alle altre proposte. Difficile comunque andare ad analizzare smartphone che per la maggior parte vedranno luce solamente in Cina e di cui spesso è difficile capire il prezzo.
 

JOLLA

Uno dei produttori che più mi ha stupito. Presente con un piccolo stand, la startup finlandese ha mostrato uno dei primi tablet ad essere finanziato grazie al crowdfunding | Jolla svela il suo tablet |. Convince il design, i materiali adottati e l’interfaccia grafica. Proprio quest’ultima è stata curata nel minimo dettaglio e se verrà semplificata potrà riscuotere un buon successo. Il vero problema della piattaforma Sailfish OS risiede nella scelta di aver abbandonato tasti e soft touch in favore degli swype, non sempre intuitivi. Non dimentichiamoci poi il prezzo, poco più di 200 euro per un tablet che andrà provato anche solo per curiosità.

ACER

Il produttore taiwanese ha sfoderato la sua nuova gamma di modelli di fascia bassa e media per il 2015 | Acer: le novità in video |. Gli smartphone non convincono a pieno ma l’M220 sembra essere interessante per via del prezzo: 79 euro per un piccolo ma completo smartphone che grazie al sistema operativo Windows Phone 8.1 riesce ad essere fluido nella maggior parte delle occasioni.

Liquid Leap + diventa poi uno dei primi smartband davvero completi grazie al supporto di Android, iOS e soprattuto Windows Phone.

ARCHOS

C’è anche il produttore francese al Mobile World Congress 2015. La linea di smartphone lanciata è vasta e vede principalmente il prezzo come protagonista. Decisamente ben fatto il 50 Oxygen Plus che, insieme a Magnus, tablet da 256 GB, sono le novità più interessanti.

 

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Raffaele Pozzi